Da quando sono intollerante al lattosio l’olio d’oliva ha un ruolo ben diverso da quello che era stato fino alla grande scoperta.
Se una volta lo usavo soltanto per condire l’insalata e fare il soffritto, oggi è diventato un ingrediente fondamentale per la mia cucina. Dai dolci ai lievitati, ma anche primi e secondi vedono l’olio come grasso più utilizzato. La ricerca dell’olio perfetto è difficile, anzi quasi impossibile perché ogni piatto avrebbe bisogno di una particolare tipologia. Per i dolci un gusto delicato, poco amaro e persistente è l’ideale, ma lo stesso olio potrebbe non valorizzare un piatto di carne o un risotto.
Pensavo che l’olio fosse solo mono origine (ligure, toscano, pugliese) e che il migliore fosse quello italiano, ma durate l’evento a cui ho avuto il piacere di partecipare con l’Oleificio Zucchi ad Expo queste mie teorie hanno cominciato a vacillare.
Ho imparato a degustare (facendo versi che voi umani…ma necessari per comprendere tutte le sfumature) e ho capito che miscelando oli diversi in origine e caratteristiche si ottengono blend incredibilmente aromatici. Ho avuto la possibilità di assaggiare 4 tipi di oli, cercare di capire i profumi e i sentori che si sprigionavano in bocca ad ogni assaggio, indovinare le caratteristiche diverse con la supervisione di Blendmaster professionisti.
Ho creato la mia personale combinazione, unendo oli dalla Spagna, Italia e Grecia. Il mio obiettivo era un olio delicato, perfetto per i miei dolci e con il quale ho preparato questo crumble di mele.
La ricetta della frolla è dello chef C. Sadler che ha curato il ricettario del libro L’olio non cresce sugli alberi di Giovanni Zucchi, amministratore delegato dell’oleificio e colui che ci ha guidate nella blending experience.
Ma, gusti a parte, come si conserva un olio in modo corretto per preservare le sue caratteristiche?
- Luce: il primo nemico dell’olio è la luce, infatti le bottiglie che lo contengono sono scure e il luogo ideale dove riporlo è un pensile.
- Calore: Sole, forno, fuochi sono nemici dell’olio e il pensile che avete scelto per la conservazione della vostra bottiglia dovrà essere lontano da fonti di calore.
- Aria: avete presente quei simpatici tappini con beccuccio in metallo che ti permettono di dosare l’olio perfettamente, ma lo lasciano esposto all’aria. Ecco, fate come me, ritirateli e usate una bottiglia normale con dosatore in plastica. Il vostro olio non ne risentirà.
- Tempo: comprate una bottiglia, apritela e finitela. Niente scorte quinquennali e niente selezione plurima di oli dal mondo. L’olio è un prodotto fresco, che viene prodotto proprio in questo periodo (tra ottobre e febbraio). Perchè rischiare di usare un olio vecchio quando possiamo averne di fresco?
Crumble di mele con frolla all’olio di olive extra vergine e limone
Ingredienti
- tuorli 5
- zucchero a velo 100 g
- farina di riso 125 g
- farina 00 125 g
- scorza grattugiata di un limone ( la ricetta originale prevedeva arancia)
- 150 ml di olio extra vergine di oliva
- mele verdi 4
- zucchero di canna 2 cucchiai
- cannella
Procedimento
- Montate i tuorli con lo zucchero fino a renderli chiari.
- Aggiungete l’olio a filo e la scorza di limone e continuate a montare.
- Quando il composto sarà ben gonfio copritelo con della pellicola trasparente e riponetelo in frigorifero per 3 ore.
- Trascorso il tempo di risposo aggiungete le farine setacciate e amalgamate fino a formare un impasto denso e liscio.
- Stendetelo su un foglio di pellicola trasparente e chiudetelo bene.
- Riponete in freezer per almeno 2 ore in modo che si solidifichi.
- Tagliate le mele a cubetti non troppo piccoli (un paio di centimetri di lato) e mescolateli con lo zucchero di canna e un cucchiaino di cannella.
- Imburrate una pirofila e versatevi le mele.
- Prendeta la frolla congelata e grattugiatela sopra. Usate una grattugia con buchi abbastanza grandi in modo da ottenere un risultato rustico.
- Cuocete a 180° per 40 minuti, fino a che il crumble sarà dorato.
- Servite tiepido, magari con della crema inglese o una pallina di gelato.
Post realizzato in collaborazione con Oleificio Zucchi
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