
La tradizione del varesotto vuole che, l’ultimo giovedì di gennaio, venga festeggiata la Gioebia, ma più in generale, tutte le donne.
Ci sono due versione riguardo questa festa:
La prima vuole la Gioebia come una vecchia strega che rappresenta l’anno vecchio appena trascorso, con le sue disgrazie e negatività.
Questa (un pupazzo ovviamente) viene bruciato l’ultimo giovedì di gennaio come gesto propiziatorio per l’anno appena iniziato.
Questa (un pupazzo ovviamente) viene bruciato l’ultimo giovedì di gennaio come gesto propiziatorio per l’anno appena iniziato.
La seconda, più femminista e con dolcino allegato, è quella che mi piace di più..
La gioebia era una strega che compariva solo una volta l’anno, l’ultimo giovedì di gennaio appunto, per rapire le giovani ragazze e raccontare loro i segreti delle donne, quelli che gli uomini non dovevano sapere. Per tramandare la sua storia, fino a non molti anni fa, era consuetudine che le donne lasciassero i mariti a casa, per ritrovarsi in casolari raccontandosi, oltre alla leggenda della giouebia, tutti i segreti e spetegules dell’anno passato.
Oltre a queste girls night out d altri tempi, per la puscena di donn (in dialetto sarebbe il dopocena delle donne) i mariti avrebbero dovuto regalare alle mogli un cuore di pastafrolla fatto con le loro mani.
Ora…a parte il fatto che un tempo ne sapevano veramente un sacco, questa cosa del ritrovarsi tra donzelle a spettegolare, mangiandosi tra l’altro un mega biscottone che per una volta non hai dovuto fare tu, mi piace davvero tanto!!!
Quindi, facendomi promotrice del recupero di questa tradizione tra le giovani donzelle della mia generazione, ecco qui le foto (attenzione..tenetevi forte) del marito che prepara una frolla a cuore!!
Frolla senza lattosio
275 gr di farina 00
120gr di zucchero
3 tuorli
100gr di olio di oliva
1/2 bacca di vaniglia
Mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola. Far riposare per 20 minuti circa in frigorifero.
Stendere abbastanza sottile e stampare i biscotti.
Cuocere a 180° per 15 minuti.
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